Le vecchie carceri di Busto Arsizio sfondo alle narrazioni misteriose del boss del paranormal

Da domani, 30 novembre, l’ex Carcere austroungarico di Busto sarà in onda su DMAX canale 52: alle 21:25 prenderà infatti il via la nuova stagione de “IL BOSS DEL PARANORMAL”, serie condotta da Daniele Bossari che torna a indagare nel mondo del soprannaturale e del mistero, alla quale anche i suggestivi spazi di via Borroni hanno fatto da sfondo.

Era fine settembre quando Bossari venne in città a girare alcune puntate, nell’occasione incontrò la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli.

“Una location inquietante, ma anche affascinante, dove si avverte ogni tipo di energia”, così a fine settembre il noto conduttore descriveva la struttura a margine della registrazione del programma.

Nell’ex carcere di Busto Arsizio, spiega la MRK Productions, Bossari accompagnerà lo spettatore in un viaggio attraverso fenomeni e eventi apparentemente inspiegabili, districandosi tra fotogrammi e video catturati da telecamere di sorveglianza, semplici smartphone o strumentazioni all’avanguardia: bambini capaci di comunicare con l’aldilà, nuvole popolate da alieni, ospedali e prigioni infestate, poltergeist, fantasmi. Testimonianze reali o semplici bufale? Sarà possibile scoprirlo proprio grazie a Daniele che analizzerà contributi inviati dai telespettatori italiani, oltre che provenienti da tutto il mondo.

“Bossari si era dimostrato molto interessato ai progetti di recupero dell’edificio ottocentesco nell’ambito del polo culturale costituito dalla Biblioteca e da Palazzo Cicogna e aveva espresso apprezzamento per le bellezze la nostra città – ricorda la vicesindaco -. Da parte mia l’avevo ringraziato per aver valorizzato un sito a noi tanto caro, che spesso viene scelto per la registrazione di video musicali e filmati, prestandosi alla resa di una atmosfera di particolare suggestione. Da domani anche il grande pubblico televisivo potrà apprezzarne il valore storico e architettonico, pur attraverso il particolare punto di vista della trasmissione ”.

L’Amministrazione ha supportato la produzione mettendo a disposizione, oltre alla struttura del vecchio carcere, anche alcune sale di palazzo Cicogna per le necessità dalle troupe.

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